Liturgie und Liturgiewissenschaft

Ecclesia Orans, Abonnement

Ecclesia Orans, Abonnement

ECCLESIA ORANS è una rivista internazionale di studi liturgici. Viene pubblicata dalla Facoltà di Sacra Liturgia del Pontificio Ateneo S. Anselmo (Roma), con periodicità semestrale (2 fascicoli all’anno).

ECCLESIA ORANS is an international periodical of scientific liturgical studies. It is published two times per year under the auspices of the faculty of Sacred Liturgy of the Pontifical University of Sant‘Anselmo in Rome.

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Sommer, Annette

„Mein Volk, was habe ich dir getan …?“

Die lateinisch-liturgischen Improperien und ihre Vorläufer – eine unbeachtete literarische Gattung

„Mein Volk, was habe ich dir getan …?“

Jedes Jahr am Karfreitag werden zur Sterbestunde Jesu in vielen Kirchengemeinden die Improperien zumeist in der jeweiligen Landessprache gebetet oder gesungen. Bei den Improperien, die auf biblischen Texten basieren und im Mittelalter entstanden sind, handelt es sich um Anklagen, genauer gesagt Vorwürfe (lat. Improperia), die der Gekreuzigte an „sein Volk“ (popule meus) richtet. Formal und inhaltlich sind die Improperien charakterisiert durch trennscharfe Gegenüberstellungen: Sie kontrastieren die Wohltaten Gottes an „seinem Volk“ während des Exodus mit den Missetaten eben dieses Volkes im Rahmen der Passion Jesu. Die vorliegende Untersuchung möchte die Entwicklung solcher kontrastierenden, nach „improperialem“ Muster komponierten Texte aufzeigen, angefangen bei ihren biblischen Ursprüngen über nachbiblisch-jüdische Erscheinungsformen bis hin zu ihrer neutestamentlichen Übernahme und Erweiterung sowie ihrer antijüdischen Zweckentfremdung durch die Kirche seit dem zweiten Jahrhundert.

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Greshake (ed.), Gisbert

Unterbrechung

Laudes – Vesper – Komplet

Unterbrechung

Nicht wenige Christen nehmen am amtlichen kirchlichen Stundengebet teil, indem sie regelmäßig in das Morgen- und Abendlob (in „Laudes“, „Vesper“ und „Komplet“) des monastischen Stundenbuchs oder des Breviers der katholischen Geistlichen einstimmen. Dies hat allerdings die Konsequenz, dass man nahezu 60 der insgesamt 150 Psalmen nie begegnet, da sie auf andere Gebetszeiten verteilt sind. Der handliche Band möchte hierfür Abhilfe schaffen, indem er sämtliche Psalmen in einem Zweimonatsrhythmus auf den Morgen und Abend verteilt, so dass das Psalmengebet wieder in seiner Gesamtheit erfahrbar wird. Veröffentlich im handlichen Taschenformat, so dass der Band auch gut als Reisebrevier verwendbar ist.

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Bańdur, Robert Bernard

Il rito di benedizione delle campane nella tradizione romana dall’VIII fino al XIII secolo

Studio storico-liturgico-teologico

Il rito di benedizione delle campane nella tradizione romana dall’VIII fino al XIII secolo

Secondo un’antica tradizione, ogni oggetto destinato all’uso liturgico o all’ambito ecclesiastico, prima di essere usato, dev’essere benedetto. Anche le campane venivano benedette prima di essere sistemate sulla torre campanaria, come confermano numerose fonti liturgiche. Già nell’Alto medioevo, e precisamente nell’VIII secolo, ebbe inizio il rito romano della loro consacrazione, che nei secoli successivi ebbe una lenta ma graduale evoluzione fino al XIII secolo. Da allora è rimasto, in forma pressoché immutata, fino alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II. La finalità principale di questo studio è di ripercorrere lo sviluppo storico di questo rito nella liturgia romana, a partire dalla sua prima fonte scritta, fino ad arrivare al XIII secolo, vale a dire alla sua forma più evoluta. Un’altra finalità della presente ricerca è di analizzare in maniera approfondita il suo contenuto attraverso i testi eucologici per cercare di comprendere il significato delle campane nella Chiesa del Medioevo, così come nella vita quotidiana dei fedeli.

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Haunerland, Winfried

Wir verkünden nicht uns selbst

Theologische Zugänge zum Weiheamt und priesterlichen Leben

Wir verkünden nicht uns selbst

Bei allen notwendigen Analysen der verschiedenen Formen des Missbrauchs in der Kirche darf die theologische und spirituelle Mitte des priesterlichen Dienstes nicht aus dem Blick geraten. Auch die Erwartungen an Amtsträger brauchen einen Maßstab, der nicht nur soziologisch bestimmt ist. So wird hier in Predigten und Reflexionen nach einer theologisch tragfähigen Grundlegung des Weiheamtes gefragt und für eine liturgische Ästhetik des Unterschieds plädiert.

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Haunerland, Winfried

Wir verkünden nicht uns selbst (ebook)

Theologische Zugänge zum Weiheamt und priesterlichen Leben

Wir verkünden nicht uns selbst (ebook)

Bei allen notwendigen Analysen der verschiedenen Formen des Missbrauchs in der Kirche darf die theologische und spirituelle Mitte des priesterlichen Dienstes nicht aus dem Blick geraten. Auch die Erwartungen an Amtsträger brauchen einen Maßstab, der nicht nur soziologisch bestimmt ist. So wird hier in Predigten und Reflexionen nach einer theologisch tragfähigen Grundlegung des Weiheamtes gefragt und für eine liturgische Ästhetik des Unterschieds plädiert.

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Kinzl, Michael

Actio Sacra

Das Mysterium der Liturgie und die Frage der Entsakralisierung

Actio Sacra

In einer Zeit, da vieles im Wandel erscheint, stellen wir uns unwillkürlich die Frage: Was trägt mich und was bleibt? Was besitzt Gültigkeit, unbedingt, absolut und unabhängig von außen? Im Fall der Religion ist dies die Frage nach dem Heiligen bzw. Gott. Es wäre letztlich unlogisch – gerade heute –, sie nicht auch im Bereich der kirchlichen Liturgie zu stellen. Dort wird sie zur Frage nach dem Sakralen: Wie kann ich dem Absoluten begegnen, welche Formen dieser Begegnung besitzen eine überzeitliche Verbindlichkeit, wie ist diese vor dem Hintergrund unseres Glaubens an Jesus Christus, den Erlöser und Heiland der Welt, zu begründen? Gerade heute scheint es aber auch angezeigt, einen solchen Begründungsversuch zu unternehmen. Sind doch moderne Menschen in einer technisierten Zivilisation es immer weniger gewöhnt, die sie umgebende Wirklichkeit unter den Aspekten „Sakralität“ bzw. „Sakramentalität“ zu sehen. Damit einher geht auch der Verlust eines grundlegenden Verständnisses für die Sinnhaftigkeit von Ritualität. Dieses zu wecken bzw. den Weg dorthin als lohnenswerte Aufgabe für Theologie und pastorale Praxis auszuweisen, ist das erklärte Ziel dieser Arbeit.

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Bańdur, Robert Bernard

Il rito di benedizione delle campane nella tradizione romana dall’VIII fino al XIII secolo

Studio storico-liturgico-teologico

Il rito di benedizione delle campane nella tradizione romana dall’VIII fino al XIII secolo

Secondo un’antica tradizione, ogni oggetto destinato all’uso liturgico o all’ambito ecclesiastico, prima di essere usato, dev’essere benedetto. Anche le campane venivano benedette prima di essere sistemate sulla torre campanaria, come confermano numerose fonti liturgiche. Già nell’Alto medioevo, e precisamente nell’VIII secolo, ebbe inizio il rito romano della loro consacrazione, che nei secoli successivi ebbe una lenta ma graduale evoluzione fino al XIII secolo. Da allora è rimasto, in forma pressoché immutata, fino alla riforma liturgica del Concilio Vaticano II. La finalità principale di questo studio è di ripercorrere lo sviluppo storico di questo rito nella liturgia romana, a partire dalla sua prima fonte scritta, fino ad arrivare al XIII secolo, vale a dire alla sua forma più evoluta. Un’altra finalità della presente ricerca è di analizzare in maniera approfondita il suo contenuto attraverso i testi eucologici per cercare di comprendere il significato delle campane nella Chiesa del Medioevo, così come nella vita quotidiana dei fedeli.

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Nouzille (ed.), Philippe

Il sacro

Atti del colloquio interfacoltà Pontificio Ateneo Sant’Anselmo Roma, 9-10 ottobre 2017

Il sacro

Le discipline insegnate al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, la filosofia della religione, la teologia e la liturgia, si occupano tutte, in un modo o nell’altro, della questione del sacro. Il centenario della pubblicazione del famoso libro di Rudolf Otto Il sacro. L’irrazionale nell’idea del divino e il suo rapporto al razionale (1917) è stata un’ottima occasione per riflettere ancora una volta su questo tema. Ad esso è stato quindi dedicato il colloquio interfacoltà del 2017, i cui atti sono presentati in questo nuovo volume di Studia Anselmiana. Se il libro e il pensiero di Otto offrono il punto di partenza, vengono molto rapidamente ripresi e reinterpretati in una prospettiva teologica prima che la riflessione sul sacro si apra e moltiplichi approcci, allontanandosi sempre più da questo punto di partenza, per parlare anche di sacrificio o di tempi e luoghi sacri. Sono quindi chiamate in causa la filosofia e la teologia sistematica, ma anche l’esegesi biblica, l’archeologia religiosa e la spiritualità dell’Oriente cristiano. Coinvolgendo il linguaggio come il dono, la filialità come l’essere-nel-mondo, l’antropologia come la creazione o la comunità, la questione del sacro è sempre cruciale per il pensiero, nel senso in cui appare centrale, ovviamente, ma soprattutto in cui si rivela come ciò che lo sfida in quanto pensiero.

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