Théologie de la Spiritualité

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Meyer, Regina

Nigra sum sed formosa (Hld 1,5 Vg.)

Eine heilsgeschichtlich orientierte Mariologie im Commentaria in Canticum Canticorum Ruperts von Deutz

Nigra sum sed formosa (Hld 1,5 Vg.)

Aufgrund seines Hoheliedkommentars „Commentaria in Canticum Canticorum“ wurde der Theologe und Benediktinerabt Rupert von Deutz (1075/80– 1129) im Mittelalter zu den „marianischen Doktoren“ gezählt: Seine Deutung des Hoheliedes legt dieses kontinuierlich in marianischer Perspektive aus, d.h. im Geliebten wird Christus und in der Geliebten Maria gesehen. Die hier vorgelegte Studie untersucht die dabei vertretene Mariologie des Deutzer Abtes mit einem besonderen Schwerpunkt auf seinen Aussagen hinsichtlich der marianischen Dogmen. Dabei zeigt sich unter anderem, dass die von Rupert von Deutz vertretene „monastische Theologie“ eigene und von der Scholastik unabhängige Zugänge entwickelt.

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Sawicki OSB (ed.), Bernard

Thomas Merton: Prophecy and Renewal

Acts of the International Symposium, Rome, June 12-15, 2018

Thomas Merton: Prophecy and Renewal

Thomas Merton was a pioneer for a kind of spiritual literature that could be termed as popular theology. He represents a strict form of monasticism, open however to dialog with contemporary culture and with other denominations and religions. The significance of such figures is still not fully appreciated by those who adopt an all-too narrow concept of scientific theology. An author like the convert Thomas Merton is able to stimulate genuine reflection and it is notable that his work stems from his experience “on the fringe” – at the periphery of society and other religions, and even of monasticism itself. The articles of this volume offer a variety of approaches to the spiritual and theological legacy of Merton’s life and work.

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Sawicki OSB (ed.), Bernard

Thomas Merton: Prophecy and Renewal

Acts of the International Symposium, Rome, June 12-15, 2018

Thomas Merton: Prophecy and Renewal

Thomas Merton was a pioneer for a kind of spiritual literature that could be termed as popular theology. He represents a strict form of monasticism, open however to dialog with contemporary culture and with other denominations and religions. The significance of such figures is still not fully appreciated by those who adopt an all-too narrow concept of scientific theology. An author like the convert Thomas Merton is able to stimulate genuine reflection and it is notable that his work stems from his experience “on the fringe” – at the periphery of society and other religions, and even of monasticism itself. The articles of this volume offer a variety of approaches to the spiritual and theological legacy of Merton’s life and work.

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Trianni (ed.), PaoloSawicki OSB (ed.), BernardQuartier OSB (ed.), ThomasJonveaux (ed.), Isabelle

Monasticism and Economy: Rediscovering an Approach to Work and Poverty

Acts of the Fourth International Symposium, Rome, June 7-10, 2016

Monasticism and Economy: Rediscovering an Approach to Work and Poverty
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Recent decades, in the context of a global and highly developed economy, seem to come back to the monastic ethos of economy. The Rule of S. Benedict and the history of monasticism have proved to be an excellent inspiration for people in business. Many monasteries actively and creatively participate, not only in local economic projects – as important tourist and cultural centres – but also as important employers. Monastic gastronomy and, usually organic, food products have become a base for a special culture for a modern, sobre and frugal style of being and welfare. The sharing economy and collaborative consumption seem to be an amazing application of monastic style in the practices of modern Western society. In this sense monasticism is really contributing to an understanding of economy as an ecologically friendly form of human brotherhood.

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Sawicki OSB (ed.), BernardMonteiro (ed.), Ruberval

Santa Gertrude la Grande «de grammatica facta theologa»

Atti del Convegno organizzato da Istituto Monastico della Facoltà di Teologia Pontificio Ateneo Sant’Anselmo Roma, 13-15 aprile 2018

Santa Gertrude la Grande «de grammatica facta theologa»
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Questo volume presenta gli Atti del secondo convegno su S. Gertrude, tenutosi a Roma dal 13 al 15 aprile 2018. Il tema era l’originalissima e ortodossa teologia di una santa «de grammatica facta theologa». La teologia di S. Gertrude certamente non è sistematica nel senso in cui noi oggi intendiamo la teologia, ma non per questo è meno acuta e profonda. Il convegno aveva la pretesa di scrutare la teologia della Santa nelle sue grandi specificazioni e nella sua fondamentale unità: Dio Uno e Trino, i vari volti di Cristo, la Chiesa sposa. Perché scegliere un tema così enormemente vasto? La spiegazione non è complicata: S. Gertrude è stata capace di vivere e di presentare in maniera semplice, concreta e luminosa l’unità e la semplicità della fede nella sua integralità: la Trinità, Cristo, la Chiesa (e nella Chiesa: Maria, gli angeli, i santi, le anime del Purgatorio, la persona, la comunità, la missione). E tutto questo in una sintesi vitale, tradotta nell’esperienza quotidiana, soprattutto liturgica.

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Schlosser (ed.), Marianne

Bartholomäus a Martyribus: Stimulus Pastorum

Zur Spiritualität des Hirtenamtes

Bartholomäus a Martyribus: Stimulus Pastorum

Bartholomäus a Martyribus (1514–1590), Erzbischof der portugiesischen Stadt Braga, gehört zu den bedeutendsten Teilnehmern des Konzils von Trient. Getragen von einem hohen Reformbewusstsein formulierte er über Jahre hinweg seine Einsichten über Wesen und Aufgaben des Bischofsamtes im Werk „Stimulus Pastorum“. Dabei geht es dem Verfasser nicht um einen Pflichtenkatalog, sondern um eine innere Formung, welche Verantwortung demütig annehmen und die Aufgaben leicht fallen lässt. Sein Traktat zählt zu den meistgelesenen Bischofsspiegeln der Frühen Neuzeit.

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Buchmüller (ed.), Wolfgang

Aelred von Rievaulx: Über spirituelle Freundschaft

Aelred von Rievaulx: Über spirituelle Freundschaft

Zu den unbekannten Schätzen mittelalterlicher Literatur zählt das Werk des englischen Zisterzienserabtes Aelred von Rievaulx (1110-1167) über spirituelle Freundschaft (De spirituali amicitia). Ausgehend von antiken Freundschaftsbildern legt er in einem unterhaltsam verfassten Dialog dar, wie eine spirituelle Freundschaft zu den großen Geschenken des Lebens gehört, durch die der „Menschenfreund zum Gottesfreund“ wird.

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Flores Arcas (ed.), Juan JavierSawicki OSB (ed.), Bernard

La “divina pietas” e la “suppletio” di Cristo in S. Gertrude di Helfta: una soteriologia della misericordia (ebook)

La “divina pietas” e la “suppletio” di Cristo in S. Gertrude di Helfta: una soteriologia della misericordia (ebook)

L’influenza teologica e spirituale che S. Gertrude di Helfta ha avuto è stata molto grande. Il convegno tenuto a Roma nelle giornate dal 15 al 17 novembre 2016 ha dimostrato l’interesse crescente per la grande mistica della Sassonia. I temi teologici scelti, la pietas e la suppletio, apparivano strettamente legati al tema centrale dell’anno giubilare della Divina Misericordia, indetto dal Sommo Pontefice, che giungeva al termine proprio durante lo svolgersi del convegno. La “pietas” si inscrive in una costellazione di termini che descrivono il complesso armonico delle disposizioni di Dio, in particolare di Cristo, verso gli uomini. La “pietas”, di cui scrive Santa Gertrude, è destinata in particolare a sottolineare la qualità della tenerezza misericordiosa. La “suppletio” in Gertrude si colloca nell’orizzonte del rapporto tra la vita e la passione e morte di Cristo e la nostra salvezza, presentandosi come rilettura, sul versante dell’esperienza spirituale, di temi propri della soteriologia tipica del suo tempo. L’azione di Cristo indicata dalla sua “suppletio” si presenta come realtà che “pone rimedio” o “colma” una radicale insufficienza. In questo senso, il tema della “suppletio” si comprende adeguatamente alla luce di altre tematiche presenti nell’opera della santa di Helfta

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Cortoni, Claudio Ubaldo

«Habeas corpus» (ebook)

Il corpo di Cristo dalla devozione alla sua umanità al culto eucaristico (sec. VIII-XV)

«Habeas corpus» (ebook)

Lo studio ripercorre le tappe storico-teologiche che hanno interessato lo sviluppo della devozione all’umanità di Cristo e del culto eucaristico in coincidenza con la crisi cristologico-trinitaria medievale. Il percorso si snoda attraverso quattro momenti fondamentali dello sviluppo del pensiero teologico medievale. Un primo momento condizionato dal fisicismo eucaristico come approdo del monopersonalismo cristologico, sviluppato nella chiesa carolingia in polemica con l’adozionismo della chiesa mozarabica. Un secondo momento è segnato dal nichilismo cristologico degli Intellectuales, i quali elaborano una definizione di sacramento in genere per restituire al corpo sacramentale di Cristo il suo sfondo simbolico. Il terzo momento si presenta come una risposta della chiesa medievale alla società pluriereticale, segnata sopra ogni cosa dal dualismo cristologico del movimento cataro. Il dibattitto aperto dalle eterodossie bassomedievali sulla forma ecclesiae, introducono al quarto momento, che vede la perfetta strutturazione del pensiero scolastico sacramentale in Raimondo Lullo e il tramonto di questo con l’avvento di John Wyclif e degli Hussiti in Boemia. Al cuore della ricerca c’è dunque il tentativo di riportare al centro dell’interpretazione dell’eucaristia il valore soteriologico della dispentatio Christi, ovvero il corretto rapporto tra quanto operato da Cristo per la salvezza del mondo e il sacramento eucaristico, memoriale della salvezza al cui centro, nella logica celebrativa medievale, si trova la comunione dei credenti.

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Baán, Izsák Zsolt

I „due occhi dell’anima“ (ebook)

L'uso, l'interpretazione e il ruolo della Sacra Scrittura nell'insegnamento di Evagrio Pontico

I „due occhi dell’anima“ (ebook)

Nella tradizione teologico-spirituale del cristianesimo Evagrio Pontico senza dubbio ha un posto di rilievo fra i personaggi impegnati seriamente per creare un linguaggio che permetta di capire e comunicare in maniera nuova l’esperienza spirituale. Da alcuni decenni «nessuno può più dubitare che Evagrio sia uno dei nomi più importanti della storia della spiritualità, uno di quelli che non soltanto segnano una svolta decisiva, ma evocano un’autentica mutazione spirituale» (L. Bouyer). Nella sua dottrina troviamo in unasintesi originale e accattivante, l’insegnamento fondamentalmente biblico e sperimentale dei primi padri del deserto, idee di filosofia neoplatonica, di teologia cappadoce e uno sguardo psicologico acutissimo. Proponiamo qui uno studio dell’uso, dell’interpretazione e del ruolo della Bibbia nella dottrina di Evagrio Pontico. Che i monaci egiziani abbiano letto e interpretato la Parola di Dio è un dato di fatto confermato da tutte le fonti letterarie. Ma i testi evagriani lasciano intendere che il contesto monastico del deserto abbia prodotto un modo caratteristico di usare e di interpretare la Bibbia nelle varie fasi della vita spirituale così come loro la vivevano.

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